Falcone e Borsellino: 25 anni senza

23 maggio 1992: allo svincolo di Capaci, sull’autostrada da Punta Raisi a Palermo, 500 kg di tritolo uccidono Giovanni Falcone, la moglie e 3 agenti della sua scorta. Sono le 17.58: un boato terribile, un intero lembo di autostrada che si solleva, una nube nera altissima, il muro di asfalto e cemento. L'istituto nazionale di geofisica registra l'esplosione. Muore Giovanni Falcone, magistrato simbolo della lotta antimafia.
19 luglio, 57 giorni dopo. Il magistrato Paolo Borsellino, impegnato con Falcone nella lotta alle cosche, va a trovare la madre in via D’Amelio, a Palermo. Alle 16:58 un’altra tremenda esplosione: questa volta in piena città. L’esplosione dell’autobomba che uccise lui e 5 uomini della scorta si sentì in tutta Palermo. La scena che si presenta ai soccorritori è devastante.
Oggi, 25 anni dopo, Totò Riina è in carcere, mentre Bernardo Provenzano è morto mentre scontava l'ergastolo in regime di 41 bis (il carcere duro). I corleonesi sono stati disarticolati, anche se la lotta alla mafia non può dirsi conclusa.

Le vittime della Strage di Capaci, insieme a Giovanni Falcone:
Francesca Morvillo, 46 anni, nata a Palermo, era la seconda moglie di Giovanni Falcone e morì al suo fianco. Sorella di Alfredo Morvillo, sostituto procuratore che fece parte del pool antimafia, aveva conosciuto Falcone a Palazzo di giustizia e lo aveva sposato nel 1986.
Rocco di Cillo,30 anni, di Triggiano (Bari.) Quando superò il concorso in polizia, interruppe gli studi universitari e partì per Bolzano, prima sede di servizio. Nel 1989 iniziò a fare parte della scorta di Falcone, e con altri colleghi contribuì a sventare l’attentato alla villa dell’Addaura.
Antonio Montinaro, 30 anni, di Calimera (Lecce). Agente scelto, era stato inviato in Sicilia e temporaneamente assegnato al servizio scorte di Falcone. All’inizio sognava di tornare a casa, poi decise di rimanere e aprì un piccolo negozio di detersivi per la moglie. Da quando Falcone lavorava a Roma seguiva altre personalità, ma non mancava mai all’appuntamento quando il magistrato tornava in Sicilia nel weekend. Era padre di due figli piccoli.
Vito Schifani, 27 anni, di Ostuni (Brindisi). Guidava la prima delle tre Fiat Croma che scortavano Giovanni Falcone e Francesca Morvillo. Lasciò la moglie di 22 anni, Rosaria, e un figlio di 4 mesi. L’immagine di Rosaria ai funerali è rimasta nella memoria di molti. Sull’altare, piangendo, urlò ai mafiosi: “Io vi perdono, però vi dovete mettere in ginocchio, se avete il coraggio di cambiare...”.

La scorta di Borsellino, morti con lui in via D'Amelio:
​Agostino Catalano, 43 anni, di Palermo. Era un veterano dell’Ufficio scorte. Da molti anni garantiva la sicurezza dei magistrati, si era appena risposato e aveva 2 figli. Poche settimane prima aveva salvato un bimbo che stava per annegare dinanzi alla spiaggia di Mondello.
Walter Eddie Cosina, 31 anni, Norwood (Australia). Da una decina di giorni era stato assegnato alla scorta del magistrato. Era arrivato nel capoluogo siciliano da Trieste dove per 10 anni aveva lavorato nella Digos, frequentando corsi speciali di addestramento per fare parte delle scorte. Dopo la strage di Capaci aveva chiesto di andare come volontario a Palermo nell’Ufficio scorte. Era sposato e aveva un bimbo in tenera età.
Vincenzo Li Muli, 22 anni, di Palermo. Era entrato nel gruppo dopo la strage di Capaci per sostituire i colleghi caduti. L’aveva chiesto lui al giudice e non aveva detto niente ai suoi genitori, perché sapeva che sarebbero stati in pena. Quel giorno sua madre sentì alla televisione che Borsellino era morto con la scorta e disse: “Poveri ragazzi e povere mamme”. Non sapeva che fra loro c’era anche suo figlio.
Emanuela Loi, 24 anni, di Sestu (Cagliari). Dopo la strage di Capaci fu assegnata al nucleo scorte di Palermo. Bionda, fisico minuto, è stata la prima donna a entrare a far parte di una scorta assegnata a obiettivi a rischio e la prima a morire. Quando arrivò a Palermo disse: “Se ho scelto di fare la poliziotta non posso tirarmi indietro. So benissimo che fare l’agente di polizia in questa città è più difficile che nelle altre, ma a me piace”. Quella domenica non doveva essere lì. Era a disposizione e fu aggregata alla scorta all’ultimo minuto.
Claudio Traina, 27 anni, di Palermo. Agente scelto, era padre di un bambino. Nel corso di un viaggio in Brasile aveva conosciuto una ragazza e l’aveva portata in Italia. Il loro figlio, al momento dell’attentato, aveva pochi mesi.



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A futura memoria (se la memoria ha un futuro)A futura memoria (se la memoria ha un futuro) / Leonardo Sciascia. - Milano : Bompiani, 1989. - 164 p. ; 23 cm
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Don Vito : le relazioni segrete tra Stato e mafia nel racconto di un testimone d'eccezioneDon Vito : le relazioni segrete tra Stato e mafia nel racconto di un testimone d'eccezione / Massimo Ciancimino, Francesco La Licata ; con la testimonianza di Giovanni Ciancimino. - Milano : Feltrinelli, 2010. - 313 p. ; 23 cm. - (Serie bianca)
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E' Stato la mafiaE' Stato la mafia / Marco Travaglio. - Milano : Chiarelettere, 2014. - 153 p. ; 20 cm + 1 DVD-Video. - (Reverse)
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Figure di una battaglia : documenti e riflessioni sulla mafia dopo l'assassinio di G. Falcone e P. BorsellinoFigure di una battaglia : documenti e riflessioni sulla mafia dopo l'assassinio di G. Falcone e P. Borsellino / Maurizio Calvi ; a cura di Crescenzo Fiore. - Bari : Dedalo, c1992. - 221 p. ; 21 cm. - (Nuova biblioteca Dedalo ; 137)
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Mafia : album di Cosa NostraMafia : album di Cosa Nostra / a cura di Felice Cavallaro ; introduzione di Giuseppe Ayala. - Milano : Rizzoli, 1992. - XV, 297 p. : ill. ; 22 cm
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Mafia a nord-est : [corruzione, riciclaggio, disastri ambientali : la prima inchiesta che mostra che la mafia esiste anche nel profondo Nord]Mafia a nord-est : [corruzione, riciclaggio, disastri ambientali : la prima inchiesta che mostra che la mafia esiste anche nel profondo Nord] / Luana De Francisco, Ugo Dinello, Giampiero Rossi. - Milano : BUR Futuropassato, 2015. - 334 p. ; 20 cm. - (BUR. Futuropassato)
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Ne valeva la pena : storie di terrorismi e mafie, di segreti di Stato e di giustizia offesaNe valeva la pena : storie di terrorismi e mafie, di segreti di Stato e di giustizia offesa / Armando Spataro. - Roma ; Bari : GLF editori Laterza, 2010. - XVI, 613 p. : ill. ; 21 cm. - (I Robinson. Letture)
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Per questo mi chiamo GiovanniPer questo mi chiamo Giovanni / Luigi Garlando ; prefazione di Maria Falcone. - Milano : Fabbri, 2004. - 140 p. ; 20 cm. - (Narrativa Fabbri)
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Per questo mi chiamo Giovanni : da un padre a un figlio il racconto della vita di Giovanni FalconePer questo mi chiamo Giovanni : da un padre a un figlio il racconto della vita di Giovanni Falcone / Luigi Garlando ; prefazione di Maria Falcone. - Milano : Fabbri, 2006. - 192 p. ; 20 cm. - (Nuvole)
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Totò RiinaTotò Riina / Pino Buongiorno ; prefazione di Enzo Biagi. - Milano : Rizzoli, 1993. - VI, 248 p. ; 23 cm
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Troppe coincidenze : mafia, politica, apparati deviati, giustizia: relazioni pericolose e occasioni perduteTroppe coincidenze : mafia, politica, apparati deviati, giustizia: relazioni pericolose e occasioni perdute / Giuseppe Ayale. - Milano : Mondadori, 2012. - 169 p. ; 20 cm. - (Frecce)
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Volevo nascere vento : storia di Rita che sfidò la mafia con Paolo BorsellinoVolevo nascere vento : storia di Rita che sfidò la mafia con Paolo Borsellino / Andrea Gentile. - Milano : Oscar Mondadori, 2014. - 142 p. ; 19 cm. - (Oscar junior)